Così Celeste

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Un piede nella traccia fangosa di un trattore

L’altro su un fiore di paradiso

Morto in piedi, così felice

Di essere inamovibile testamento

Delle primaverili mattine

Del giorno in cui sei uscito di casa

Così convinto che ti aspettavano le allodole

Alte nel cielo

Nessun fuoco di camino

Nessun cibo caldo

Piuttosto silenzio dentro il quale si stava volentieri

Dentro il quale un giorno valeva l’altro

Gli occhi chiusi

Un profumo che saliva nel naso

Potevano così pensar male di te

Quelli che passavano da lì e ti vedevano

E scuotevano la testa

Pensando che il fango ti stesse inghiottendo senza che nemmeno

Te ne potessi

accorgere

 

Andrea Vitali

 

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