Giancarlo Vitali, un tour in città per l’antologica

di Nicoletta Cobolli Gigli
ARTE

ArtePadre e figlio artisti affiancati in un progetto espositivo con più sedi che ha il suo fulcro a Palazzo Reale a Milano. L’occasione è la prima antologica di Giancarlo Vitali, il padre (Bellano, 1929), a cura di Velasco, il figlio. A Palazzo Reale 188 dipinti e 11 disegni dagli anni Quaranta agli ultimi inediti, tra i quali i ritratti che catturarono l’attenzione di Carlo Carra e poi quella del critico Giovanni Testori, che promosse il suo lavoro dagli anni Ottanta. Tra questi, Toto Colombo, 1953, Franco il falegname, 1975, e la Dama dei gatti, 1985. In mostra anche il ciclo delle nature morte, emblematiche della poetica dell’artista fatta di riti familiari e scene quotidiane, come Il banchetto, 2002, Ancora carne, 1991, Rose appassite, 1995, e Macello, 1991. Al Castello sforzesco 150 incisioni, introdotte da un’installazione di Velasco. Al Museo di storia naturale lavori sul tema dei fossili, realizzati da Giancarlo nel 1991 per ricordare l’abate Antonio Stoppani, geologo e direttore del museo dal 1882 al 1891. Il tour milanese arriva fino a Casa Manzoni, dove viene proposto un ciclo che prende spunto da un manoscritto dello storico Antonio Balbiani che racconta gli ultimi giorni di vita dello scrittore.

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