Le opere di Giancarlo Vitali

di Gianfranco Colombo
LA PROVINCIA

Il Comune e la Biblioteca di Olginate organizzano, giovedì a Villa Sirtori, un imperdibile appuntamento con le parole di Andrea Vitali e le opere di Giancarlo Vitali.
Alle 20 si inaugurerà la mostra di Giancarlo Vitali, ideata da Sara Vitali, quindi alle 20.45 inizierà la serata che vedrà protagonista Andrea Vitali, affiancato da Michele Tavola e dai ragazzi della “Comunità di Piario – Comunità riabilitativa ad alta assistenza”. Al centro di tutto questo è il volume “Non basta“, edito da Cinquesensi editore, che raccoglie per la prima volta le poesie di Andrea Vitali.

Un ruolo importante avranno i ragazzi della Comunità di Piario: «Dal mio punto di vista – ci dice Andrea Vitali – sono loro i veri protagonisti di questo incontro a Olginate. E sono sicuro che la loro partecipata lettura sarà una sorpresa per tutti». Alla serata a Olginate parteciperà anche Michele Tavola, critico d’arte e conservatore alle Gallerie dell’Accademia a Venezia: «Credo sia molto importante parlare di un libro come “Non basta”. Innanzitutto, perché è il primo ad essere uscito dopo la morte di Giancarlo Vitali. Questo ci dice come a più di un anno dalla scomparsa il suo lavoro continui a vivere. In secondo luogo, è la prima raccolta di poesie di Andrea Vitali, un testo che ci restituisce uno scrittore intimo, capace di offrirci delle tinte che non conoscevamo».

Michele Tavola ci parla poi della mostra di Giancarlo Vitali: «Sono disegni che Giancarlo ha fatto negli ultimi anni della sua vita e, in un certo senso, sono un omaggio a se stesso, visto che riprendono i temi della raccolta “Le Forme del Tempo” del 1991. Potremmo dire che entrambi i Vitali lavorano sulla memoria, ma lo fanno in modo del tutto personale: Andrea è molto riflessivo, mentre Giancarlo ha una scioltezza sorprendente: sembra quasi che, senza dirselo, si siano scambiati i ruoli».

Come si diceva in precedenza, la molla della serata olginatese sono le poesie e prose poetiche di Andrea Vitali, raccolte nel volume “Non basta” dell’ormai celebre collana “iVitali“, che alterna ai testi di Andrea i disegni di Giancarlo Vitali. Questo prezioso libro deve molto al grande artista, che ci ha lasciato nell’estate del 2018. La prima poesia della raccolta, Andrea l’ha scritta proprio la notte della morte di Giancarlo ed i disegni dell’artista sono anche loro del tutto inediti; sono stati eseguiti nel 2017 ed esposti nella mostra antologica “Time Out”, evento artistico dell’estate milanese di quell’anno.

«Il libro – ci ha detto Andrea Vitali – si apre con la lirica che ho scritto la notte del 25 luglio 2018; in quella giornata ci aveva lasciato il Maestro. Non vorrei sopravvalutarla in senso etico e morale, ma lui, il Giancarlo, era un grande uomo. Diciamo che quei versi sono stati la chiusura o l’apertura di un cerchio. Mi hanno permesso di tirare fuori le “rovine” che avevo nel cassetto. Non lo avevo fatto prima forse per il pudore che avevo nei confronti dei sentimenti che vi ho espresso. Sono poesie o testi nei quali ho voluto fermare l’attimo, fissare un pensiero del cuore, senza pormi il problema della loro pubblicazione».

Si tratta dunque di un Andrea Vitali quasi “sconosciuto” quello che emerge dalle pagine di “Non basta”, uno scrittore che per esempio nella lirica “Estiva” parla di sua madre, “seduta sulla riva del lago” che “si abbronzava le ginocchia”: «E’ la prima volta che parlo di mia madre e non è una caso. L’ho perduta in giovanissima età, avevo solo 17 anni. Ho vissuto molto poco insieme a lei. I miei ricordi sono quelli legati alla sua malattia e anche il dolore per la sua scomparsa è stato “superficiale” nel senso che non avevo fatto a tempo a conoscerla. Con mio padre è stato tutto diverso. Con lui sono cresciuto, ho avuto i sani conflitti di ogni figlio e c’è stato il tempo di vivere insieme. L’ho accompagnato io all’ospedale prima di morire e non è cosa da poco». Anche in queste poesie ci sono i “balordi” che popolano i romanzi di Vitali. Sono quei “balordi” che “vanno in giro in coppia” e “anche se piove tengono gli ombrelli chiusi in mano”. Sembra quasi che da loro non si possa prescindere nell’universo lacustre caro all’autore: «I “balordi” siamo noi sopravvissuti. Con questa dimensione umana è come avere a che fare con una sorta di bolla che i personaggi hanno lasciato nell’aria, una sorta di impronta indelebile abbandonata da chi sul più bello sparisce».

Da segnalare, infine, che la mostra con i disegni di Giancarlo Vitali resterà aperta a Villa Sirtori a Olginate, dal 28 novembre all’8 dicembre con i seguenti orari: da lunedì a giovedì orari di apertura della biblioteca; venerdì 10-12; sabato e domenica 10-12 e 15-18.

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