di Sofia Rossi
AVVENIRE
Milano ospita i dipinti dell’artista
Molto più di una semplice mostra d’arte. “Giancarlo Vitali. Time Out”, il progetto culturale partito ieri in quattro diverse prestigiose sedi della città è un unicum nel suo genere. Palazzo Reale, il Castello Sforzesco, il Museo di Storia Naturale, Casa del Manzoni offrono ai visitatori un percorso espostivo itinerante che diventa un tutt’uno con Milano e che obbliga a fare tappa nei suoi centri culturali più significativi.
In mostra, suddivisi per aree tematiche, ci sono i settantanni di attività artistica del grande maestro del Novecento italiano, la cui poetica è vista con gli occhi dell’artista che probabilmente lo conosce meglio di chiunque altro. A curare il progetto promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Milano, in collaborazione con le quattro sedi culturali che lo ospitano e con gli archivi che raccolgono le opere di Giancarlo Vitali, è infatti Velasco Vitali, figlio di pittore di Bellano (Lecco) e artista egli stesso.
«Per la prima volta mi ritrovo a curare una mostra su mio padre – ha commentato il curatore, considerato fra i più autorevoli per via dell’intimo legame con l’artista -, considerando la sua opera come un mondo unico, una geografica spaziale e temporale, un time out dalla realtà che si dilata nella pittura».
Si parte dai primi dipinti degli anni Quaranta, già apprezzati da Carlo Carrà, passando per le opere degli anni Ottanta e Novanta, esaltate da Giovanni Testori, fino all’ultima e inedita produzione.
La più prestigiosa sede espositiva di Milano, Palazzo Reale, esporrà 200 opere suddivise in dieci sezioni tematiche che coprono tutto l’arco della produzione dell’artista, definito dalla critica «l’ultimo pittore» anche se la sua opera, ricchissima, comprende oltre ai dipinti, anche disegni e incisioni. Queste ultime si potranno riscoprire al Castello Sforzesco, dove è situata un’installazione di Velasco in Sala Viscontea che introduce il visitatore a questa parte della sua produzione, circa 150 incisioni proveniente dagli Archivi delle Civiche Raccolte ed esposte nella sala Achille Bertarelli. Il viaggio prosegue al Museo di Storia Naturale con un focus tematico dedicato a “Le forme del tempo”, ovvero ai fossili e ai ritrovamenti geologici. Qui viene proposta solo una selezione dell’immenso corpus realizzato daVitali nel 1991, in occasione del centenario della morte dell’Abate Antonio Stoppani, geologo e direttore del Museo di Storia Naturale dal 1882 al 1891.
Ultima tappa della mostra itinerante, a cura di Peter Greenaway, è infine Casa Manzoni. Qui l’allestimento proposto dal grande regista inglese prende il nome dal titolo dell’intervento installativo nella casa museo: “Mortality with Vitali: Father&Son”.
Il progetto espositivo, visitabile fino al 24 settembre, è ad ingresso libero in tre sedi: Palazzo Reale (ingresso lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30, il Castello Sforzesco (da martedì a domenica dalle 9 alle 17.30) e il Museo di Storia Naturale (da martedì a domenica dalle 9 alle 17.30). Ingresso di 5 euro a Casa Manzoni (aperta da martedì a venerdì dalle 10 alle 18 e sabato dalle 14 alle 18).
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