Marco Balzano a “Il bello dell’Orrido”

Dalla Romania a Milano con una migrante dei nostri giorni

Sabato 28 Maggio 2022. Ore 18.30 (alle 16.30 visite guidate)

IL BELLO DELL’ORRIDO. Spavento, stupore, meraviglia.
Incontri d’autore vistalago a Bellano a cura di Armando Besio

Cinema di Bellano (Via Roma, 3)
Ingresso libero.

Marco Balzano è il protagonista del prossimo incontro della rassegna “Il bello dell’Orrido” sabato 28 Maggio (ore 18.30) al cinema di Bellano (Lecco).

Nel quinto appuntamento della rassegna “Il bello dell’Orrido”, incontri con gli autori sul tema-ossimoro del titolo (promossa da ArchiViVitali e dal Comune di Bellano), il curatore Armando Besio dialoga con Marco Balzano tracciandone il percorso di scrittore pluripremiato legato fortemente ai temi sociali e anche quello di poeta, poiché da poco è stata pubblicata la raccolta di poesie Nature umane (Einaudi). Narratore di partenze, di abbandoni, di strappi dolorosi e di ritorni, Marco Balzano racconta storie legate a tematiche sociali sin dal suo esordio: con L’ultimo arrivato, con cui ha vinto il Premio Campiello (Sellerio, 2014), ha raccontato l’emigrazione minorile del secondo dopoguerra; con Resto qui – con cui era arrivato secondo al Premio Strega nel 2018 (edito da Einaudi) ha affrontato il Sud Tirolo e la sua annessione all’Italia, dopo la fine della Prima guerra mondiale, come momento-simbolo di una politica che sposta i confini e rimodella gli uomini. 

E si continua a parlare di sradicamento in “Quando tornerò” (Einaudi), il recente romanzo in cui torna a raccontare una storia familiare di vite segnate: qui affronta l’epopea della migrazione dall’Est Europa attraverso una storia a tre voci.

Da Rãdeni, in Romania, di notte una madre scappa via. I figli la cercano dappertutto, ma di lei non c’è traccia: Daniela ha lasciato un biglietto alla figlia maggiore, Angelica, in cui spiega che ha trovato lavoro in Italia come badante. Così loro, i figli, potranno studiare, così andrà tutto bene. In Italia, a Milano, lei si prenderà cura degli altri, facendo la badante, mentre i suoi affetti, a casa, soffrono la lontananza e l’abbandono. Angelica e Manuel si trovano presto da soli, dopo che anche il padre lascia il nucleo familiare per lavoro: la maggiore studia all’Università (grazie proprio ai soldi mandati dalla mamma) ma cresce in fretta e si sente schiacciata dalle tante responsabilità. E Manuel, più piccolo di otto anni, è meno capace di metabolizzare il cambiamento e si radica ancora di più nella sua terra, attaccandosi al nonno che gli infonde coraggio nella sua semplicità. Le loro tre voci raccontano la stessa storia con angolature diverse, rivelando le tante incomprensioni reciproche che si accumulano negli anni. Quella di Daniela al centro, e quella dei suoi figli che prendono la parola prima e dopo di lei, senza che le vicende e gli accadimenti smettano di correre.

Per questo testo, Marco Balzano è andato in Romania, ha visitato le scuole degli orfani bianchi, bambini e ragazzi lasciati dalle madri a nonni, parenti o a chi capita, si è confrontato con esperti, ha intervistato diverse badanti. Così ha dato voce al “Mal d’Italia” (o “Sindrome italiana”, studiata dagli psichiatri ucraini per descrivere la depressione conseguente a questo tipo di migrazione transnazionale), di tante lavoratrici domestiche, la sofferenza di chi si interroga se una madre che è stata a lungo lontana può ancora dirsi madre. E anche la difficoltà nel non sapere più a quale comunità appartengono e nella fatica a definirsi come persone e non solo come “fonte di reddito”.

Un romanzo che tocca destini che ci riguardano da vicino, e che spesso non vediamo o preferiamo non vedere.

MARCO BALZANO: nato a Milano nel 1978, è dottore di ricerca in Lettere co una tesi su Giacomo Leopardi e vincitore del Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Insegna al liceo a Milano. Con Sellerio ha pubblicato i romanzi: Il figlio del figlio (Premio Corrado Alvaro Opera prima), Pronti a tutte le partenze (Premio Flaiano) e L’ultimo arrivato (Premio Campiello). Per Einaudi ha pubblicato Le parole sono importanti (2019) e Resto qui (2018) che ha vinto, tra gli altri, il Premio letterario Elba, il Premio Bagutta, il Premio Mario Rigoni Stern ed è stato finalista al Premio Strega; in Francia ha conseguito il Prix Méditerranée, mentre in Germania ha scalato rapidamente la classifica dei libri piú venduti. Sempre per Einaudi, è da poco uscita la raccolta delle poesie che lo accompagnano da molti anni e che trovano ora, con quelle più recenti e inedite, una definitiva sistemazione nelle Nature umane che le raccolgono. I suoi libri sono tradotti in molti Paesi.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Incontro con ingresso gratuito; all’interno è necessario indossare la mascherina.

Per info: www.archivivitali.org

IL BELLO DELL’ORRIDO

È una rassegna culturale, a cura di Armando Besio, nata nel 2019 in collaborazione con ArchiViVitali e il Comune di Bellano, sulla suggestione suscitata dalla profonda gola – scavata dal fiume Pioverna – che rappresenta a Bellano un’attrazione naturale. L’orrido è circondato dall’alone di mistero delle rocce ripide e dalla bellezza naturale e selvaggia del luogo, vera “calamita” per il visitatore di ieri e di oggi. Allo stesso modo, scrittori e artisti da sempre sono stati affascinati dalle acque tumultuose del fiume che nel corso dei secoli hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche, complice il cupo rimbombo delle acque e dalle vertiginose pareti di roccia.

Il paesaggio naturale di Bellano ben si lega dunque al concetto artistico e filosofico di “sublime”: proprio per raccontare questo senso di stupore e inquietudine con diverse angolature, gli incontri hanno avuto nomi di eccellenza in campi diversi: Cristina Dell’Acqua, Marco Belpoliti, Maurizio Bono, Mario Botta, Giordano Bruno Guerri, Gioele Dix, Edoardo Erba, Chiara Gatti, Andrea Kerbaker, Stefano Zuffi. Il pubblico si è sempre più appassionato, tanto che gli incontri sono proseguiti on line nel periodo più difficile (con Severino Salvemini ed Emilio Isgrò).

La rassegna è realizzata da ArchiViVitali e Manzoni22, in collaborazione con il Comune di Bellano e grazie al sostegno di Orrido di Bellano, Torneria Automatica Alfredo Colombo.

BELLANO

Negli ultimi anni Bellano ha intrapreso un percorso di rinnovamento che lo ha trasformato in un nuovo polo culturale del lago di Como, richiamando non solo escursionisti e turisti, ma anche appassionati della cultura e dell’arte: accanto ai riconoscimenti come uno dei “Borghi più belli d’Italia” e “Bandiera arancione del Touring”, ha infatti ricevuto la qualifica di “Città che legge” dal Ministero per i Beni e le Attività culturali proprioin virtù delle politiche territoriali di promozione della lettura come valore riconosciuto e condiviso. In questo solco, è nata la rassegna di incontri “Il bello dell’Orrido”. 

Prima di ogni incontro, ArchiViVitali organizza visite guidate ai siti culturali di Bellano e alle mostre in corso. 

PROGRAMMA VISITE

Prima dell’incontro con Marco Balzano (ore 18.30), alle 16.30 è possibile prenotare (via mail: archivivitali@gmail.com) la visita guidata alla Chiesa Parrocchiale intitolata ai Santi Nazaro e Celso e alla chiesa di San Rocco dove sono esposte due pale di Giancarlo Vitali e alle mostre: “IL SIPARIO – La Scena dell’Arte/1” – allestita nello spazio Circolo – e “LE MASCHERE” di Giancarlo Vitali, nello spazio adiacente sede degli ArchiViVitali.

IL CURATORE: ARMANDO BESIO

Genovese di nascita (1957), giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con Il Venerdì di Repubblica, la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, e il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Ha ideato e dirige da 14 anni il festival “ZelbioCult – incontri d’autore su quell’altro ramo del lago di Como”.

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Sabato 25 giugno, Paola Dubini

Con la cultura si mangia. La scommessa dei borghi più belli d’Italia

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