La tinta

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Singolare assai questo fatto che ha il sapore della cronaca nera e semmai gli mancasse quello ne ha almeno i contorni, noir. Il finale, a sorpresa, è scontato. La vicenda prende avvio la sera precedente il fattaccio con un abboccamento tra i due complici della vicenda. C’è la mente e c’è il braccio, come è giusto che sia in ogni storiaccia. Si incontrano. È la sera che precede l’azione. Non ci vogliono molte parole per rinfrescare l’accordo preso già da tempo. Un’occhiata, un mezzo sorriso d’intesa.
“Allora, domani”. È stabilito. Ne è passato di tempo dal colpo precedente, le acque si sono calmate, si può agire di nuovo in tranquillità, in sicurezza.
“Mi raccomando, puntualità”, sollecita la mente. Il braccio assicura, non mancherà. Per maggior sicurezza punterà la sveglia. La punterà anche la mente, l’idea non è male. Una garanzia in più. Le ore della notte corrono veloci. Sia l’uno che l’altro riposano senza problemi, come dev’essere alla vigilia di un colpo lungamente studiato, preparato nei particolari, da veri professionisti.
Le donne, ecco, le donne!
Forse le donne dell’uno e dell’altro sono più in ansia dei rispettivi mariti. Forse vegliano al posto loro, sapendo cosa li aspetta, forse si alzano prima del suono della sveglia, forse preparano un caffè. Tocca ai due però, adesso. Escono dalle rispettive case quando il buio incombe ancora sul paese. Raggiungono spontaneamente il luogo stabilito. Tocca al braccio sobbarcarsi il lavoro prettamente manuale. Solleva la cler cercando di limitare i rumori poi attende impazientemente l’arrivo del compare. Con un gesto nervoso lo invita ad entrare e riabbassa la cler in modo che nessuno possa sospettare che in quel momento loro due sono al lavoro.
Il cliente infatti ha sempre ragione.
E se quel cliente non vuole assolutamente correre il rischio che qualcuno sospetti che da anni si tinge i capelli, naturalmente orientati verso una sobrietà sale e pepe di cattivo augurio, il barbiere non può che sottostare alla sua volontà, prendendo crepuscolari accordi con lui e ricevendolo in gran segreto nel suo salon a un’ora antelucana per combattere l’impari battaglia che l’uomo da sempre ingaggia, regolarmente perdendola, contro l’inarrestabile passare del tempo.

Andrea Vitali

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